Come si ottiene la certificazione biologica ?

Cos’è la certificazione biologica ?

La certificazione biologica è un certificato rilasciato da un organismo preposto, che riconosce alle aziende che agiscono in vari ambiti della filiera agroalimentare e zootecnica (dalla produzione alla commercializzazione di prodotti alimentari) il raggiungimento di determinati standard imposti dall’Unione Europea

Gli alimenti certificati “bio” devono innanzitutto possedere almeno il 95% dei prodotti che lo costituiscono provenienti da aziende che operano seguendo il cosiddetto “metodo biologico”. Per far si che un prodotto sia definito biologico deve seguire un metodo di produzione volto alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente, del territorio e delle risorse naturali. Inoltre viene chiamato biologico quando i processi di produzione sono dati dall’esclusivo utilizzo di materiali organici, purché anch’essi rispettino lo standard bio. Sono infatti vietati gli OGM (organismi geneticamente modificati) e le sostanze chimiche come pesticidi, concimi, additivi e antibiotici. Tutti i requisiti di rispetto per l’ambiente e per l’uomo che genericamente definiscono il concetto di “biologico” sono rigidamente definiti da un complesso sistema di controllo europeo.

Per ottenere la certificazione biologica, che può richiedere anche diverso tempo, dai 2 ai 5 anni, tutte le aziende devono:

  • scegliere un organo di certificazione ed inviargli i documenti relativi alla propria attività
  • notificare alla Regione in cui risiede l’attività l’avvio della procedura
  • rispettare rigorosamente tutte le norme previste dalla normativa e dall’organo di controllo
  • attendere la conversione, che richiede circa 2 o 3 anni per permettere ai terreni e ai processi produttivi la completa decontaminazione di agenti chimici
  • ottenuta la certificazione biologica comparirà sull’etichetta “proveniente da agricoltura bio

Il processo di certificazione biologica deve passare attraverso queste 5 fasi:

  • Notifica di attività di produzione
  • Valutazione iniziale dei prodotti e del processo produttivo
  • Verifica ispettiva di avvio, dove viene valutata l’idoneità delle strutture e la corretta gestione dei processi produttivi
  • Emissione del Documento Giustificativo e Certificato di Conformità
  • Sorveglianza annuale

In Italia, al vertice di questi organismi di controllo abbiamo il Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf), che può autorizzarli ad effettuare i controlli. Il compito di vigilanza territoriale invece è delegato alle amministrazioni regionali e ad altre autorità, come l’ICQRF o i NAS.