Vini Francesi o Vini Italiani ?

Italia e Francia sono da secoli i territori prediletti sia per la coltivazione del vino sia per la cultura enologica.

In questi due territori, sicuramente la passione con cui si lavora la vigna la fa da padrone.

In Francia troviamo la cultura del cru e del terroir, territori delimitati dalla cultura vitivinicola e dalle caratteristiche geologiche, mentre in Italia abbiamo i nostri prodotti vitivinicoli DOCG o IGT  che definiscono territori ben definiti e protetti.

In Francia questa cura però ha origini più lontane rispetto all’Italia, infatti già all’inizio del Novecento, vi era maggiore attenzione su alcune tecniche di produzione che hanno portato a coltivazioni e imbottigliamenti di altissima qualità.

Un esempio lampante è lo Champagne, uno dei vini francesi più raffinati e noti al mondo, che dalle sperimentazioni antiche di Dom Pérignon è arrivato agli eccelsi livelli degli ultimi decenni, imponendosi come vino di alta lavorazione e pregio.

Altri esempi li possiamo trovare nei vini francesi Bordeaux, nati dall’impiego dei vitigni Cabernet franc, Sauvignon e Merlot.

La produzione di vini francesi rimane però molto legata alla tradizione ed incentrata su prodotti di alto livello.

L’Italia invece con il passare del tempo non ha rinunciato ad innovarsi e a provare produzioni sperimentali per diversificare le esigenze di mercato.

Possiamo dire quindi che se un tempo gli italiani dovevano andare a lezione di vino dai francesi, ad oggi la rigidità transalpina è diventata un limite, dato che non ci sono possibilità di creare vigneti per vini da tavola in Francia.

Questo perché la Francia ha un’offerta limitata ai vini DOC e IGT (traduzione italiana) e quindi viene tagliata fuori da una fetta di mercato che spende meno, ma spende quotidianamente.

L’Italia, invece, conosce un’ampia varietà di vitigni e territori, che le consente di avere una proposta diversificata e plurale.

Un’altra importante differenza è la promozione di vini a livello mondiale e sicuramente la Francia è partita prima di noi, avendo un sistema organico di promozione dei vini francesi che viene sostenuto da ogni parte, istituzionalmente e privatamente, legandosi alla ristorazione e alle aziende di promozione turistica.

Ultima differenza , ma non meno importante sono i prezzi, i vini francesi infatti a parità di qualità, sono più costosi, in particolare le bollicine, mentre i vini italiani presentano una produzione meno costosa.